Frasso Telesino

Storia

Frasso Telesino è situato ai piedi della catena appenninica del Taburno-Camposauro. La sua origine risale al periodo normanno, anche se alcuni ritrovamenti archeologici attesterebbero la presenza di un insediamento urbano già in epoca sannita. I primi documenti certi che testimoniano l’esistenza dell’abitato risalgono al 956, quando viene citato per la prima volta nella donazione della Chiesa del Santissimo Salvatore alla Badia di San Modesto di Benevento, ad opera del duca Pandolfo IV. Il nucleo abitativo risale al Medioevo; nel 1360 il paese fu acquistato da Diego della Ratta, poi ceduto ai Coppola ed in seguito ai Duchi Acquaviva. Fu possedimento dei Gambacorta, degli Orsini e degli Spinelli che lo ebbero fino all’abolizione dei diritti feudali. Con l’Unità d’Italia, fu aggregato dapprima alla provincia di Caserta per poi, nel 1863, entrare a far parte di quella di Benevento.

Da visitare

La Chiesa della Madonna del Campanile fu costruita nel 1661 per volere della principessa Giulia Gambacorta, pia donna di nobili origini, con lo scopo di ospitare la statua in legno della Madonna col Bambino, conservata in località Campanile. L’edificio originario, di cui si conserva solo un arco di tufo, aveva dimensioni ridotte rispetto all’impianto attuale. L’interno, a croce latina con decorazione a stucco delle pareti e delle volte, custodisce la grandiosa tela del pittore Paolo De Majo, commissionata da Sant’Alfonso nel 1765, che raffigura la Vergine con il Bambino venerata da quattro suore carmelitane. (Indirizzo: Via Gambacorta)

La Chiesa di Santa Giuliana sorge nel luogo di un preesistente edificio sacro, dedicato alla santa e demolito nel 1958. L’interno, con impianto a croce latina, presenta una sola navata e custodisce diverse pregevoli opere d’arte, tra cui particolare interesse riveste la “Pala del Rosario”, della seconda metà del Cinquecento. Dall’ingresso, spostandosi sul lato sinistro, si accede al battistero affrescato dove è ancora conservata la fonte battesimale in pietra calcarea del Settecento. La chiesa, a cui si accede attraverso un sagrato a gradini, mostra linee semplici e pulite con qualche richiamo romanico nella facciata caratterizzata da un portale ad arco. (Indirizzo: Via Piana dei Santi)

La Chiesa di San Michele Arcangelo è posta sulla sommità del Monte Sant’Angelo ed è dedicata al santo guerriero, il cui culto fu introdotto nel territorio dai Longobardi nel momento in cui si convertirono al Cristianesimo. Ancora oggi si riscontra l’antica devozione per il Santo, le cui tracce si ritrovano nella fede, nei costumi e nella tradizione locale. (Indirizzo: Zona Orto di Michele)

Eventi

Domenica in Albis
• Festa di San Vito
Luglio
• Festa di San Michele
• Festa della Madonna del Carmine
Agosto
• Festival della Carne Marchigiana IGP
Agosto/Settembre
• Oleando
Settembre
• Terravecchia
• Festa della Madonna del Campanile

Galleria fotografica (scorri)

Ultimo aggiornamento

1 Febbraio 2022, 18:08

it_ITItalian