Candidatura Unesco

La salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio geologico rappresentano a livello internazionale e nazionale un’azione fondamentale nell’ambito delle più ampie politiche di pianificazione e di gestione delle risorse naturali. La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale (UNESCO) siglata a Parigi nel 1972 all’articolo 2, sulla definizione del “patrimonio naturale”, cita, tra gli altri, “i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche oppure da gruppi di tali formazioni, le formazioni geologiche e fisiografiche“. La strategia più recente è quella dei Geoparchi, lanciata nel 2000 con l’avvio della Rete dei Geoparchi Europei (EGN) e consolidata nel 2004 con l’istituzione della Rete Globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO, che interpreta perfettamente le politiche di conservazione e di valorizzazione del patrimonio geologico e le integra nell’ambito delle più articolate azioni finalizzate alla tutela attiva delle risorse ambientali ed allo sviluppo sostenibile a livello locale.

Il 17 aprile 2018 l’Assemblea Plenaria dell’UNESCO, in rappresentanza di 195 Stati, in occasione della 38^ Conferenza Generale tenutasi a Parigi, ha approvato il nuovo “International Geoscience and Geoparks Programme” (IGGP) istituendo di fatto una nuova categoria di siti UNESCO: i Geoparchi mondiali UNESCO (UNESCO Global Geoparks).

Alla data del 31 dicembre 2020 la lista dei Geoparchi Mondiali UNESCO, comprendeva 161 Geoparchi a livello internazionale, di cui 81 in Europa, 65 nell’area Asia – Pacifico, 8 in America Latina, 5 nel Nord America e 2 in Africa.

L’Italia è ben rappresentata nel panorama internazionale con undici Geoparchi riconosciuti nella Rete Europea e nella Rete Globale sotto l’egida dell’UNESCO.

Un Global Geopark riconosciuto a livello internazionale dall’UNESCO, è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Deve avere confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Un Geoparco deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo. La maggior parte dei siti presenti nel territorio di un Geoparco deve appartenere al patrimonio geologico, ma il loro interesse può anche essere archeologico, naturalistico, storico o culturale. I siti di un Geoparco (geositi) devono esse collegati in rete e beneficiare di misure di protezione e gestione. Nessuna distruzione o vendita di reperti geologici di un Geoparco è tollerata. Un’area individuata quale Geoparco deve essere amministrata da strutture ben definite, capaci di rinforzare la protezione, la valorizzazione e le politiche di sviluppo sostenibile all’interno del proprio territorio. Un Geoparco ha un ruolo attivo nello sviluppo economico del suo territorio e deve realizzare un impatto positivo sulle condizioni di vita dei suoi abitanti e sull’ambiente.

In base a quanto detto dal 2019 l’Ente Parco, attraverso una collaborazione scientifica con l’Università degli Studi del Sannio, sta portando avanti iniziative e progettualità importanti per presentare la candidatura di Global Geopark all’UNESCO. Si stanno mettendo in campo azioni che coinvolgono tutti gli stakeholder del territorio, pubblici e privati. Questo prestigioso riconoscimento darebbe una svolta ad un territorio regionale unico sia da un punto di vista geologico che ambientale.

Da sottolineare che il parco regionale del Taburno Camposauro è l’unica area protetta della Campania, a concorrere per tale ambito riconoscimento UNESCO GLOBAL GEOPARK.

Ultimo aggiornamento

4 Dicembre 2021, 10:59

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