Montesarchio

Storia

Montesarchio è il comune più grande della provincia sannita dopo Benevento. È ubicato alle pendici del Monte Taburno. Alcuni ritrovamenti archeologici attestano la presenza di insediamenti umani sin dalla preistoria. Il paese è diviso in due nuclei urbani: il più antico è dominato dal Castello medioevale ed è costituito da due borgate: Latovetere, di origini longobarde, e Latonuovo di origini normanne. Il nucleo più moderno, invece, si estende lungo la Via Appia che mette in comunicazione la provincia di Benevento con quella di Caserta. Passaggio obbligato per i traffici commerciali e per gli spostamenti delle legioni romane allorché, attraverso la via Appia, Roma veniva congiunta a Benevento. Le prime notizie storiche documentali di Montesarchio risalgono al XII secolo quando era proprietà del normanno Umfredo; poi gli Svevi ne fecero dono a Giacomo d’Aquino per passare, alla metà del XV secolo, alla casata dei Della Leonessa. Per volontà di re Ferdinando II di Borbone il Castello e la Torre diventarono una delle più dure prigioni del Regno di Napoli in cui furono rinchiusi i patrioti Carlo Poerio, Nicola Nisco e Michele Pironti. Dal 1861 Montesarchio fa parte della Provincia di Benevento.

Da visitare

La Chiesa dell’Annunziata risale al XVII – XVIII secolo e fu realizzata a partire dal 1613 per volere del principe Giovanni D’Avalos d’Aragona. Alle spese della sua costruzione partecipò anche il Cardinale Orsini che nel 1694 la consacrò. A metà della navata centrale è fissato, sotto la volta, un quadro dell’Annunciazione, presumibilmente del 1600, regalato dalla famiglia D’Avalos; dietro all’altare maggiore è situato un altro disegno raffigurante nella parte superiore l’Annunciazione, ai piedi della quale sono raffigurati i santi Giovanni Battista, Severino, Filippo Neri e Domenico. Quest’ultimo dipinto, datato 1702, è firmato Joseph Castellanus, Giuseppe Castellano, pittore napoletano, di fama nazionale. (Indirizzo: Piazza Umberto I)

Il Castello, uno dei migliori esempi di architettura militare della Campania, sorge sul colle di Montesarchio, area sulla quale furono costruite anche le mura e la Torre, elemento difensivo realizzato con la pietra calcarea del Monte Taburno. Eretto nell’VIII secolo dai Longobardi, fu distrutto dai Normanni e ricostruito nel XV secolo. Nonostante la primitiva fabbrica sia stata quasi del tutto alterata, qualche traccia dell’opera originaria rimane nel basamento di grandi blocchi squadrati a filari paralleli e nelle aperture a bocca di lupo ai piedi della muratura. Già adibito a carcere, è oggi sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino. (Indirizzo: Via Castello)

Il Complesso di San Francesco, di origini medievali, si erige ai piedi del Borgo antico. Costruito nel 1339, il suo aspetto attuale risale al XVIII secolo. La chiesa, di stile vanvitelliano, ha una facciata con tre ingressi, di cui quello centrale possiede una bella porta in legno intarsiata con scene di vita di San Francesco, mentre l’interno è a tre navate con pregevoli altari e dipinti barocchi. Di notevole interesse è l’organo a canne e il pulpito in legno. Il convento è attualmente sede comunale. (Indirizzo: Borgo San Francesco)

La Chiesa della Purità, San Pio e San Leone, nata come cappella privata dei D’Avalos, conserva ancora il passaggio che conduceva al palazzo nobiliare. Al suo interno, di notevole interesse è il presbiterio con il coro, ricco di decorazioni, il baldacchino centrale in marmo e l’altare maggiore, costituito da motivi geometrici e floreali. (Indirizzo: Via Tito Minniti, 1)

L’Abbazia di San Nicola, situata nel centro storico, è stata edificata fra il XII e il XIII secolo, anche se nel corso dei secoli è stata più volte rimaneggiata. Internamente è a due navate e conserva diversi resti della struttura originaria romanica, come l’arco che precede il presbiterio; è possibile ammirare anche un pregevole altare maggiore in marmi policromi, al di sopra del quale è posto un grande dipinto di pregevole fattura. (Indirizzo: Quartiere Lato Vetere)

Il Complesso di Santa Maria delle Grazie fu edificato dai padri francescani nel XV secolo. La chiesa possiede una navata con una sola cappella laterale dedicata all’Immacolata Concezione e conserva, al suo interno, una scultura lignea della Madonna, opera dello scultore napoletano Carmine Lantriceni (1760). Sul chiostro, voluto dal conte Carlo Carafa nel XV secolo, si affaccia il campanile realizzato in epoca posteriore. (Indirizzo: Via Santa Maria)

Il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino custodisce importanti reperti provenienti dai centri (prima sannitici, poi romani) di Caudium (Montesarchio), Saticula (Sant’Agata dei Goti) e Telesia (San Salvatore Telesino). Il museo ospita, inoltre, la mostra “Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium”, che propone un viaggio nell’affascinante mondo di immagini dipinte sui crateri di produzione greca e italiota rinvenuti nella necropoli di Montesarchio attraverso la narrazione di storie, miti ed eroi. (Indirizzo: Via Castello)

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Last update

3 February 2022, 08:49

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