FAVORIRE LO SVILUPPO DEL SENSO DI APPARTENENZA E L’IDENTITÀ RURALE NEI GIOVANI

Date:
26 June 2023

FAVORIRE LO SVILUPPO DEL SENSO DI APPARTENENZA E L’IDENTITÀ RURALE NEI GIOVANI

La Comunicazione della Commissione Europea sulla visione a lungo termine per le aree rurali riconosce a quest’ultime la capacità di assumere un ruolo centrale nell’economia europea, così come il possesso di un patrimonio inestimabile in termini di ambiente naturale, paesaggi e cultura.

Tuttavia, quando si parla di aree rurali si delinea nell’immaginario collettivo l’idea di un contesto molto lontano da quello urbano, poco abitato e caratterizzato da una serie di svantaggi, che vanno dall’assenza di infrastrutture e servizi essenziali (istruzione, sanitari, socioculturali), alla difficoltà di trovare una occupazione. Tali limitazioni sono alla base delle principali motivazioni che spingono la popolazione rurale e, in particolare, i giovani a spostarsi verso le aree urbane e periurbane ritenute in grado di offrire maggiori opportunità di formazione, lavoro e servizi.

Le conseguenze sociali ed economiche dovute all’esodo dalle aree rurali sono facilmente immaginabili. I recenti dati demografici confermano una costante crescita della presenza degli over 65. Dal 2012 al 2022, infatti, si registra un loro aumento del 10% a fronte di un decremento del 17% dei giovani (ISTAT).

Ad aumentare la preoccupazione è la riduzione che interessa la classe 0-20 anni (-15%). Tale persistente fenomeno di senilizzazione, pur interessando anche le aree urbane e quelle intermedie, condiziona negativamente le opportunità di crescita e di vitalità delle aree rurali e contribuisce al loro abbandono, privandole di popolazione attiva.

Poiché lo spopolamento delle aree rurali influisce sulla loro sostenibilità e aumenta, al contempo, la pressione sugli spazi urbani, l’attività di contrasto all’esodo dei giovani ha assunto nel corso degli anni un ruolo prioritario nella politica di sviluppo europea.

Lo stesso Consiglio europeo nelle conclusioni “Aumentare le opportunità per i giovani nelle zone rurali e remote” ha sottolineato la necessità di far sì che i giovani possano godere delle stesse opportunità, dei vantaggi e dell’accesso ai servizi e ai diritti, indipendentemente da dove vivono. In particolare, alla politica è chiesto di assicurare alle aree rurali la presenza di adeguate infrastrutture capaci di offrire l’accesso a una istruzione di qualità, a un’equa fornitura di servizi pubblici e di connessione dati, nonché la creazione di opportunità per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Pur riconoscendo l’importanza di poter contare sulla disponibilità di strumenti e iniziative a supporto dell’economia e dell’occupazione dei giovani nelle aree rurali, è importante evidenziare che il loro successo è condizionato dalla motivazione di quest’ultimi a rimanere e a investire in tali aree, ma anche a partecipare attivamente alla vita delle comunità locali.

Alla base di questa motivazione, vi è la centralità attribuita alla conoscenza del proprio territorio di origine, che consente ai giovani non solo di stabilire un legame positivo, al punto di riconoscerlo come un riferimento importante per la propria identità, ma anche di sviluppare un senso di appartenenza che porta ad assumere un comportamento più responsabile in termini di tutela, di sviluppo e di animazione a livello territoriale e sociale.

Diverse sono le iniziative attivate allo scopo di favorire nei giovani lo sviluppo di un solido legame con il territorio. Tali iniziative si basano su approcci metodologici diversi a seconda della fascia di età interessata. Ad esempio, quelle rivolte ai giovani della scuola primaria o secondaria di primo grado sono in maggior parte realizzate ricorrendo all’affiancamento dell’approccio ludico a quello didattico. Attraverso il valore educativo del gioco e dello sport, i ragazzi vengono coinvolti nella conoscenza del loro territorio, approfondendo, in un contesto multidisciplinare, i temi dell’ambiente, della sostenibilità, della cultura e delle tradizioni locali.

L’eventuale avvio di scambi con coetanei di aree rurali di altri paesi europei, porta i ragazzi a promuovere le peculiarità del loro territorio generando un evidente consolidamento del loro legame con esso. L’approccio cambia per le iniziative introdotte per i ragazzi più grandi che perseguono, in genere, l’obiettivo di promuovere e incoraggiare una presenza attiva da parte dei giovani nella vita delle comunità rurali e nelle scelte di gestione e programmazione del territorio.

In questo caso, si tende a sostenere la partecipazione dei giovani nella realizzazione di progetti o di programmazione su temi collegati al territorio (impresa, aspetti economico sociali, turismo) con il duplice scopo di soddisfare le esigenze in materia di ricerca e innovazione e di promuovere progettualità di sviluppo territoriale. In altri casi, si favorisce l’adesione dei giovani a tirocini formativi, che li vedono coinvolti operativamente in un percorso di apprendimento e di progettazione locale. Un contributo importante alla conoscenza del territorio e al coinvolgimento dei giovani nella definizione dei processi di sviluppo endogeno non può non essere riconosciuto ai Gruppi di Azione Locale (GAL).

Nel definire le loro strategie di sviluppo locale, infatti, molti di essi hanno tenuto conto dell’importanza di investire nel radicamento dei giovani nelle aree rurali, sostenendo la conoscenza del territorio e stimolando il loro coinvolgimento attivo nella vita della comunità, garantendo la diffusione di informazioni sulle opportunità delle politiche a sostegno delle attività imprenditoriali.

La partecipazione attiva dei giovani, mediamente più aperti allo scambio e alla creazione di reti e relazioni rispetto ai conterranei più maturi, stimola lo sviluppo, l’innovazione e la dinamicità del territorio rurale che consentono, al territorio stesso, di superare quel carattere di isolamento che lo contraddistingue.

 

Barbara Zanetti, Stefano Tomassini

CREA – Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia

 

Last update

26 June 2023, 17:19

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